SIAM VENUTI A CANTAR MAGGIO

Nella civiltà contadina il calendario agricolo scandiva i momenti rituali tradizionali legati al ciclo della natura che nasce, muore e rinasce sintetizzandoli con lo stesso ciclo vitale dell’uomo (e, dopo l’avvento del Cristianesimo, con l’esistenza di Cristo).

La rinascita della terra e la fertilità degli uomini, in questa visione del mondo, erano strettamente connesse. Era fondamentale, dopo la “morte” invernale, il risveglio della terra che, con l’aumento della luce del sole e con il conseguente rialzarsi delle temperature, tornava a essere produttiva.

Al Vicenza Time Café proponiamo un laboratorio su un repertorio già esplorato nel 2022: i canti rituali legati all’arrivo della bella stagione. Alcuni tra i più belli e significativi canti rituali che venivano eseguiti da fine febbraio ai primi di maggio nell’Italia Settentrionale e Centrale.

Dal ciamar marso vicentino al canto della passione cimbro, alle questue delle uova piemontesi ed emiliane, ai maggi dell’Appennino Ligure e Tosco-Emiliano.

Su materiale raccolto e ordinato dal maestro Luciano Zanonato, il laboratorio verrà condotto da Fiorella Mauri. A conclusione del laboratorio il Coro del VITC terrà un concerto nella nostra sede.

Il Canzoniere di Lucio Battisti

La nostra voglia di cantare, come coro del Vicenza Tome Café, ci ha portato, il 26 marzo 2022, ad esplorare il repertorio di un altro importante cantautore, presente nelle nostre vite da sempre : Lucio Battisti. Per introdurre e presentare i brani da cantare abbiamo utilizzato degli estratti scelti dal libro “IO e BATTISTI” di Pietruccio Montalbetti, che ha avuto con Battisti una amicizia lunga tutta la vita, condividendo momenti di quotidiana leggerezza e grandi svolte personali.

Dalla lettura sono emersi aspetti inediti  di Battisti artista ma anche di Battisti uomo. Così, tra le altre cose, abbiamo scoperto le inquietudini di Lucio bambino che si sentiva poco amato per colpa della sua grassezza. E anche che amava tantissimo camminare nella natura perché farlo lo faceva sentire libero e in armonia. Poi il rapporto travagliato con Mogol. La sfida contro tutti quando Lucio ha deciso che voleva cantare le sue canzoni… nonostante esperti del mestiere ritenessero che lui non avesse né la voce adatta né tantomeno l’aspetto. Come si sbagliavano! Quante emozioni ci ha regalato la sua voce!

Anche la visione commentata delle copertine degli LP e dei CD (curata da Roberto Sartori) ci ha dato ulteriori informazioni e ci ha permesso di contestualizzare il lavoro di Battisti.

Ma ovviamente il cantare per pura e semplice gioia è stato il nucleo della serata. Lasciando andare la voce senza paura, accompagnati per mano da Fiorella Mauri e sostenuti dalla chitarra di Roberto Sartori. Assaporando le melodie, i testi, ascoltando le nostre voci insieme. Che cosa  meravigliosa è cantare!

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Più volte è stata data la parola al pubblico per condividere ricordi legati alle canzoni di Lucio. Ciascuno ha potuto raccontare il “suo”Lucio.

In chiusura abbiamo chiesto, a chi desiderava, di lasciare qualche parola, un breve messaggio.

Che cosa mi sono portata a casa?

  • Un sacco di energia, di allegria e semplice voglia di stare bene insieme! Grazie.
  • Ritrovarmi e ritrovarsi… con gioia!
  • Un tuffo nel passato!
  • Generosità. Armonia. Ci conosciamo sempre meglio. Serve.
  • Dolcezza, ricordi, condivisione.
  • Emozioni. Bella compagnia. Musica già amata. Ho provato a cantare, cosa che non faccio spesso.
  • Canzoni che raccontano tanto della mia vita. Cantarle insieme è energia pura.

(a cura di Mariangela Santini, coro del Vicenza Time Café)

Buone nuove dal coro del ViTC

Il coro del VITC, diretto da Luciano Zanonato

Due momenti importanti e ben riusciti hanno caratterizzato negli ultimi tempi il coro del Vicenza Time Café; due concerti, diversi per musicalità e tematica ma ugualmente coinvolgenti e apprezzati dal pubblico:

  • Il 25 aprile a Sarcedo, su invito dell’Amministrazione Comunale, FESTA D’APRILE, Le canzoni della Resistenza;
  •  il 13 maggio alla Vecchia Filanda di Sovizzo SIAM VENUTI A CANTAR MAGGIO promosso insieme all’Associazione Socioculturale Filandart.

Commovente, quasi struggente ma anche capace di comunicare dignità e forza, il concerto sulla Resistenza ha fatto rivivere canzoni e immagini della guerra di Liberazione. Il dramma (purtroppo in questi giorni molto attuale) della guerra, la morte dei 300 partigiani sul monte Grappa, inutilmente sacrificati (“La lor vita non torna più”). Ma pure la fierezza di uomini e donne che rischiano la vita e spesso muoiono, da persone libere che cercano e vogliono un mondo più giusto e, se pur con le loro scarpe rotte, sanno mettere un passo davanti all’altro (“scarpe rotte eppur bisogna andar”) verso un domani migliore. Fino alla liberatoria “Festa d’Aprile” e a “Bella Ciao” canzone finale, cantata con gioia e tanta partecipazione anche dal pubblico.

Rimane dentro, molto forte il ritornello della canzone “Vigliacco Mussolini” con le parole di Luigi Meneghello che rappresentano davvero un monito, quasi un imperativo che potrebbe guidarci in questi giorni bui: “Nostra Patria è il mondo intero, nostra legge la libertà, solo il pensiero salva l’umanità”.

In una bella serata di primavera l’armonia, l’allegria ma anche l’irriverenza e la poesia si sono alternate nelle canzoni proposte alla Vecchia Filanda.  Nel mondo contadino, scandito dal calendario agricolo dopo la “morte” invernale, si festeggia il risveglio della terra che ritorna ad essere produttiva. Come una rinascita che inevitabilmente contagia anche le persone. La rinascita della terra e la fertilità di uomini e donne erano strettamente connesse.

I canti presentati sono di varia provenienza: dal Ciamar marzo vicentino alla questua delle uova, piemontese ed emiliana, ai maggi dell’appennino ligure e tosco-emiliano.

 Tutti hanno narrato il risveglio della terra dopo l’inverno, la fioritura, le tradizioni che caratterizzano la vita degli uomini e delle donne in quella stagione così radiosa e fertile. Tante le immagini portate dalla musica e dai testi: le ceste piene di uova, la madonna cimbra che cerca il figlio suo in terra straniera, la sposa che è nel campo a coglier fiori, la fioritura delle rose, la rondinella che cerca il posto giusto per il suo nido e l’usignolo che canta notte e giorno.   Il mondo che si riempie di allegrezza e di speranza, perché il risveglio della terra è anche il nostro risveglio, il trovare dentro di noi nuovi sorrisi, nuove energie, la voglia di rimetterci in cammino verso qualcosa che ancora non sappiamo ma di cui abbiamo bisogno.

Hanno vivacizzato la serata pentole, coperchi, barattoli, campanacci vari che si sono presi la scena per sottolineare alcuni passaggi speciali, con grande divertimento di chi li suonava. E ancora il flauto, la cornamusa e le percussioni, aggiunti alla fisarmonica e alla chitarra hanno creato una atmosfera quasi magica che ha stretto in un grande abbraccio il pubblico e il coro.

Mariangela Santini

Canti veneti e nazionali della Resistenza

Festa d’Aprile.

Il coro del Vicenza Time Café, diretto dal maestro Luciano Zanonato, presenta i CANTI VENETI E NAZIONALI DELLA RESISTENZA.

L’appuntamento è per domani 25 aprile presso il parco di Villa Ca’ Dotta a Sarcedo, ore 17:30. Ecco la locandina:

Info in biblioteca Sarcedo

0444 1856960