Un lavoro collettivo multisensoriale, originato dalla lettura dei versi di Adriano Palentini
con: Adriano Palentini, Romano Toppan (psicologo, filosofo e teologo), Andrea Mazzanti (Editore in Venezia).
Con la partecipazione dei soci del VITC: Fiorella Mauri, Luciana Cia, Evelina Bianchi, Daniela Piazza, Antonella Gualtiero, Giancandido de Matteis, Antonietta Pellizzaro e Alberto Carollo
Video del Foto Club di Caldogno
Modera Evelina Bianchi
Sullo schermo scorreranno le immagini che Vico Calabrò ha creato per accompagnare le poesie.
Mercoledì 01 marzo 2023
ore 18:00 – 19:30
INGRESSO LIBERO AI SOCI (è possibile tesserarsi in sede, prima dell’evento)
E se volete fare una libera donazione al VITC L’IBAN è IT 67J0859 01180 200008 1037582 BANCA DEL VENETO CENTRALE – CREDITO COOPERATIVO Viale San Lazzaro, 231, 36100 Vicenza Ricordate di scrivere “Donazione” in causale: consentirà di ricevere una certificazione per poterla detrarre dalla denuncia dei redditi.
In ogni corso spieghiamo il nostro metodo di rilegatura a partire dalle basi. È compresa una pausa di mezz’ora.
Numero di posti: Min 6 persone
Materiali e strumenti
Tutti gli strumenti e i materiali necessari verranno forniti da noi e saranno a disposizione dei corsisti per tutta la durata del workshop. Ogni persona porterà a casa i modelli realizzati durante la giornata.
Descrizione del corso
La legatura a Punto Incrociato o Punto Francese tradizionalmente veniva utilizzata per cucire su nastri o fettucce nelle rilegature più classiche e cartonate, perché conferiva al libro una struttura molto resistente; tuttavia in questo modo diventava invisibile perché coperta dalla copertina. Nella legatoria moderna viene usata come punto decorativo su un libro a dorso esposto grazie all’elegante incrocio che si crea tra un fascicolo e l’altro. È una legatura resistente e adatta alla realizzazione di libri cartonati, quaderni, agende, e progetti stampati. Dopo una breve introduzione sulla cucitura e sulle nozioni base per approcciarsi alla legatoria manuale, durante il corso realizzeremo un quaderno cucito a Punto Incrociato, con una particolare copertina in cartoncino ripiegata su sé stessa.
Il laboratorio si terrà in sede; è riservato ai soci. Per info, costi e prenotazioni chiamare: +39 349 4472 177 (Fiorella) oppure scrivi a qui@vicenzatimecafe.it
Qualcosa su Cose A Caso Design
Siamo Anita e Arianna e Cose A Caso Design è il nostro studio grafico + laboratorio di legatoria a Bollate (MI). Operiamo principalmente nel campo del graphic design, con una particolare attenzione alla progettazione editoriale, e della legatoria manuale. Lavoriamo su commissione per fotografi che devono realizzare book fotografici, studenti o illustratori che devono rilegare progetti o portfolio e per aziende che hanno bisogno di loghi o grafiche. Progettiamo e realizziamo a mano alcuni prodotti da vendere online e ai market. Ogni nostro quaderno o biglietto d’auguri è fatto con cura e precisione, utilizzando carte e materiali di qualità. Teniamo workshop di legatoria in tutta Italia, in cui insegniamo a realizzare un particolare tipo di legatura o a rilegare progetti particolari combinando diverse tecniche e cuciture. Se vuoi scoprire qualcosa in più su di noi abbiamo un coloratissimo sito:
www.coseacasodesign.com e ci raccontiamo su Instagram – @coseacasodesign.
Al Vicenza Time Café abbiamo trascorso un sabato memorabile in compagnia di Psicantria. Per chi non li conosce vi starete chiedendo a cosa si riferisce questo curioso neologismo, sorta di simpatica “crasi” tra l’arte di cantare e le abilità di uno “strizzacervelli”. In questo caso gli strizzacervelli sono due, al secolo Gaspare Palmieri e Cristian Grassilli, psicoterapeuti, attivi tra Modena, Bologna e Reggio Emilia, cantautori e chi più ne ha più ne metta, perciò vi rimandiamo al loro sito per approfondire: psicantria.it.
Il loro progetto artistico/professionale (o professional/artistico?) è quello di promuovere la conoscenza dei disturbi psichici e lo “psicomondo” attraverso la canzone. Sono approdati al VITC perché era il posto giusto, non per reperire nuovi soggetti da studiare, bensì perché era il posto più indicato per Abitarsi con le canzoni e tenere un workshop esperienziale, dove conoscersi un po’ meglio attraverso le canzoni, riflettere su noi stessi e riflettere sulle qualità interiori da coltivare per il nostro benessere psicologico.
Il laboratorio è stato molto partecipato, e di questo non possiamo che esser soddisfatti. I due ci hanno intrattenuto con le loro canzoni e hanno facilitato alcuni lavori, chiedendo ai singoli partecipanti o ai gruppi formati per l’occasione, di indicare di volta in volta il verso di alcune canzoni capaci di rappresentarli, o di stilare una classifica di 3 brani che ci hanno cambiato la vita e di spiegare perché. L’atmosfera che si è creata è stata davvero intima, difficile da riferire – magari la prossima volta cercate di non mancare! – ma di sicura condivisione, di inclusione “non giudicante” che ha riservato, anzi, inaspettate emozioni.
Il finale col botto lo abbiamo gustato mettendoci al lavoro su una parodia di Bocca di Rosa di De Andrè, restituendo il senso di alcune strofe con temi come il coraggio, la vergogna e la paura.
PAURA Per noi la paura ha molte facce limitazione delle nostre azioni nel buio più pesto l’ignoto affaccia mi prende lo sguardo e mi butta nel vuoto Cammino per strada con le scarpe rotte e inciampo nel buio della notte mi blocco con l’ansia trattengo il respiro dietro le spalle sento un sospiro C’è chi ha paura di aver paura di perdere la sua libertà vogliamo volare come le rondini e viaggiare di qua e di là.
VERGOGNA Era una festa di compleanno tutti eran pronti a divertire c’è chi propone la tombolata Carla è felice ed emozionata Si aspettava una gran giocata tra una cartella e un chicco di grano aspettando il numero ma sempre invano le nasce in cuore la tentazione Emozionata e sconsolata sicura e determinata ho fatto tombola lei gridava e il premio in fretta lei si pigliava.
La grande gioia presto si gela dalla cartella verificata ora sgomenta vuole sparire e di vergogna sembra morire Poi ricomposta e rassegnata si è sentita molto osservata ma presto presto si ricompone e sa gestire la sua emozione.
CORAGGIO La chiamavano fiore di maggio aveva coraggio aveva coraggio la chiamavano fiore di maggio metteva coraggio in ogni messaggio Appena entrata nella questura senza paura senza paura tutti si accorsero con uno sguardo che si trattava d’una sventura C’è chi l’amore lo fa per noia c’è chi lo fa con tutto il cuore fiore di maggio né l’uno né l’altro lei lo subiva con dolore.
Grazie a tutti i soci che hanno partecipato, grazie a Gaspare e Cristian. Lunga vita a Psicantria!
Il laboratorio si terrà in sede; è riservato ai soci e sarà richiesto un contributo. Prenotazioni al: +39 349 4472 177 (Fiorella) oppure scrivi a qui@vicenzatimecafe.it
Agosto è alle porte. Caro socio, caro amico, caro simpatizzante del Vicenza Time Café, ti diamo appuntamento alla Cena sociale del Vicenza Time Café, nell’ambito di Abilitante Social Fest 2022 del Chiosco Parkè No?!, presso il parco di Via Volta a Montecchio Maggiore.
L’evento è gestito da Vicenza Time Café e dall’associazione Piano Infinito. Il ricavato della cena andrà a sostenere il Vicenza Time Café (affitto della sede e utenze) che nei mesi estivi osserva una riduzione rilevante delle sue attività.
Ti invitiamo a divulgare l’iniziativa presso i tuoi contatti.
Segnati in agenda: 25 agosto, ore 19:30. I posti sono limitati, per prenotarti trovi tutte le info nella locandina che segue:
La nostra voglia di cantare, come coro del Vicenza Tome Café, ci ha portato, il 26 marzo 2022, ad esplorare il repertorio di un altro importante cantautore, presente nelle nostre vite da sempre : Lucio Battisti. Per introdurre e presentare i brani da cantare abbiamo utilizzato degli estratti scelti dal libro “IO e BATTISTI” di Pietruccio Montalbetti, che ha avuto con Battisti una amicizia lunga tutta la vita, condividendo momenti di quotidiana leggerezza e grandi svolte personali.
Dalla lettura sono emersi aspetti inediti di Battisti artista ma anche di Battisti uomo. Così, tra le altre cose, abbiamo scoperto le inquietudini di Lucio bambino che si sentiva poco amato per colpa della sua grassezza. E anche che amava tantissimo camminare nella natura perché farlo lo faceva sentire libero e in armonia. Poi il rapporto travagliato con Mogol. La sfida contro tutti quando Lucio ha deciso che voleva cantare le sue canzoni… nonostante esperti del mestiere ritenessero che lui non avesse né la voce adatta né tantomeno l’aspetto. Come si sbagliavano! Quante emozioni ci ha regalato la sua voce!
Anche la visione commentata delle copertine degli LP e dei CD (curata da Roberto Sartori) ci ha dato ulteriori informazioni e ci ha permesso di contestualizzare il lavoro di Battisti.
Ma ovviamente il cantare per pura e semplice gioia è stato il nucleo della serata. Lasciando andare la voce senza paura, accompagnati per mano da Fiorella Mauri e sostenuti dalla chitarra di Roberto Sartori. Assaporando le melodie, i testi, ascoltando le nostre voci insieme. Che cosa meravigliosa è cantare!
Più volte è stata data la parola al pubblico per condividere ricordi legati alle canzoni di Lucio. Ciascuno ha potuto raccontare il “suo”Lucio.
In chiusura abbiamo chiesto, a chi desiderava, di lasciare qualche parola, un breve messaggio.
Che cosa mi sono portata a casa?
Un sacco di energia, di allegria e semplice voglia di stare bene insieme! Grazie.
Ritrovarmi e ritrovarsi… con gioia!
Un tuffo nel passato!
Generosità. Armonia. Ci conosciamo sempre meglio. Serve.
Dolcezza, ricordi, condivisione.
Emozioni. Bella compagnia. Musica già amata. Ho provato a cantare, cosa che non faccio spesso.
Canzoni che raccontano tanto della mia vita. Cantarle insieme è energia pura.
(a cura di Mariangela Santini, coro del Vicenza Time Café)
Il gruppo è operativo al Vicenza Time Café del 4 marzo 2022.
Otto sono i suoi componenti: Evelina ( facilitatore), Fiorella, Antonietta, Carla, Carina, Magda, Annalisa, Michela; da una settimana si è aggiunte Francesca Piccoli.
Un componente onorario, Alfeo Foletto, ci legge in chat.
Gli incontri sono stati 12, ci troviamo il Venerdì alle ore 10:00.
Il primo incontro ha messo a confronto le aspettative dei componenti il gruppo: se le mie aspettative sono state illustrate nel verbale al Cantiere del 2 Marzo, bisogna aggiornarle: il progetto è ora più ampio e articolato.
La proposta iniziale era caratterizzata dal desiderio di dare attenzione al “dolore” pregresso, quei conflitti e quel disagio che hanno già trovato una sistemazione, ma che se sono raccontati ci si guadagna in rielaborazione e consapevolezza. E in serenità per chi li racconta.
Come dire: “Potrei bastarmi, ma un interlocutore mi può aiutare: le parole per me”
In gruppo è stata considera l’esperienza della parola offerta a un altro, la parola messa in comune, da chi ha più esperienza, a chi è impreparato ad affrontare un disagio. È l’esperienza frequente nel lavoro con persone e situazioni fragili. Di chi impara, lavorando, a cogliere, prevedere, riconoscere il dolore altrui. “Le parole per te”
Da dilettanti pieni di buona volontà ci siamo detti che quanto abbiamo imparato dall’ esperienza personale (la più diversa) può essere usato per facilitare il passaggio alla comunicazione e al racconto del dolore/disagio. E che il racconto può essere liberazione, offerta di aiuto, suggerimenti.
L’esperienza del ViTC ci dice che le parole sono importanti, ma che qualche volta sono usate in modo più confuso e disordinato di altre: per capire di che cosa si tratta c’è bisogno di porsi almeno un domanda: è in atto un cambiamento? Forse da lì bisogna ripartire. Altre volte le difficoltà rimandano al fidarsi: ci siamo dette che la fiducia è veicolata dall’ascolto. Delle diversità, delle sfumature.
Dobbiamo usare parole forti, oneste, quelle che nascono dalle emozioni sincere.
Le chiamo “ le parole, se vuoi”
Abbiamo anche riflettuto sulla complessità e sull’utilità di utilizzare strumenti adeguati a un progetto comunicativo elaborato, per es. uno spettacolo, perché no?
“Parole per noi”.
E questi sono diventati gli obiettivi operativi del gruppo.
Due momenti importanti e ben riusciti hanno caratterizzato negli ultimi tempi il coro del Vicenza Time Café; due concerti, diversi per musicalità e tematica ma ugualmente coinvolgenti e apprezzati dal pubblico:
Il 25 aprile a Sarcedo, su invito dell’Amministrazione Comunale, FESTA D’APRILE, Le canzoni della Resistenza;
il 13 maggio alla Vecchia Filanda di Sovizzo SIAM VENUTI A CANTAR MAGGIO promosso insieme all’Associazione Socioculturale Filandart.
Commovente, quasi struggente ma anche capace di comunicare dignità e forza, il concerto sulla Resistenza ha fatto rivivere canzoni e immagini della guerra di Liberazione. Il dramma (purtroppo in questi giorni molto attuale) della guerra, la morte dei 300 partigiani sul monte Grappa, inutilmente sacrificati (“La lor vita non torna più”). Ma pure la fierezza di uomini e donne che rischiano la vita e spesso muoiono, da persone libere che cercano e vogliono un mondo più giusto e, se pur con le loro scarpe rotte, sanno mettere un passo davanti all’altro (“scarpe rotte eppur bisogna andar”) verso un domani migliore. Fino alla liberatoria “Festa d’Aprile” e a “Bella Ciao” canzone finale, cantata con gioia e tanta partecipazione anche dal pubblico.
Rimane dentro, molto forte il ritornello della canzone “Vigliacco Mussolini” con le parole di Luigi Meneghello che rappresentano davvero un monito, quasi un imperativo che potrebbe guidarci in questi giorni bui: “Nostra Patria è il mondo intero, nostra legge la libertà, solo il pensiero salva l’umanità”.
In una bella serata di primavera l’armonia, l’allegria ma anche l’irriverenza e la poesia si sono alternate nelle canzoni proposte alla Vecchia Filanda. Nel mondo contadino, scandito dal calendario agricolo dopo la “morte” invernale, si festeggia il risveglio della terra che ritorna ad essere produttiva. Come una rinascita che inevitabilmente contagia anche le persone. La rinascita della terra e la fertilità di uomini e donne erano strettamente connesse.
I canti presentati sono di varia provenienza: dal Ciamar marzo vicentino alla questua delle uova, piemontese ed emiliana, ai maggi dell’appennino ligure e tosco-emiliano.
Tutti hanno narrato il risveglio della terra dopo l’inverno, la fioritura, le tradizioni che caratterizzano la vita degli uomini e delle donne in quella stagione così radiosa e fertile. Tante le immagini portate dalla musica e dai testi: le ceste piene di uova, la madonna cimbra che cerca il figlio suo in terra straniera, la sposa che è nel campo a coglier fiori, la fioritura delle rose, la rondinella che cerca il posto giusto per il suo nido e l’usignolo che canta notte e giorno. Il mondo che si riempie di allegrezza e di speranza, perché il risveglio della terra è anche il nostro risveglio, il trovare dentro di noi nuovi sorrisi, nuove energie, la voglia di rimetterci in cammino verso qualcosa che ancora non sappiamo ma di cui abbiamo bisogno.
Hanno vivacizzato la serata pentole, coperchi, barattoli, campanacci vari che si sono presi la scena per sottolineare alcuni passaggi speciali, con grande divertimento di chi li suonava. E ancora il flauto, la cornamusa e le percussioni, aggiunti alla fisarmonica e alla chitarra hanno creato una atmosfera quasi magica che ha stretto in un grande abbraccio il pubblico e il coro.
Cara socia, caro socio, andiamo a zonzo… col VITC!
Partendo quasi da casa lungo sentieri che da sempre collegano il piano alle prime colline, attraversando una contrada dal passato importante, incontrando un oratorio immerso in un bosco, con la primavera che risveglia il mondo vegetale. Fiori, distese di aglio orsino per deliziose salse, sorgenti. Ci stimola la curiosità, ci motiva il farlo insieme, ci aiuta l’esperienza nel creare una situazione nella quale ognuno si senta a suo agio.
Ci troviamo il sabato 19 Marzo 2022 alla località Nogarazza, alle ore 9:00, nel parcheggio del supermercato.
Per adesioni e/o informazioni contattare o inviare un messaggio a:
Carla Bianchi +39 348 746 3626
Chiediamo un contributo di 5 euro a persona che servirà interamente a finanziare il Vicenza Time Cafè.
Informazioni sintetiche sulla camminata:
Zona: Sant’Agostino di Arcugnano Luoghi: Nogarazza, contrada Zanchi, Perarolo, oratorio Salve Regina, Valmarana, motivi paesaggistici e culturali. Lunghezza: circa 12 km. Dislivello: circa 350 mt. complessivamente. Tempi: circa 3h 30’, soste escluse. Tipologia: strade secondarie asfaltate, ampie mulattiere sterrate. Difficoltà: facile escursionistico (Cai=T/E). Attrezzatura: Pedule, utili i bastoncini. Bevande.
(in header foto di Roberto Rossi, per gentile concessione del suo autore: Busa del Marteo a Monte Crocetta, Vicenza)
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